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Dalla Clinica Cardiologica dell'Aou una strategia di cura anticoagulante

Infettivologia Redazione DottNet | 15/05/2020 14:27

La ricerca può fornire una sorta di "roadmap" pratica ai clinici impegnati nella gestione dei malati di Covid-19 per indicare loro le possibili interazioni farmacologiche conosciute

Dalla Clinica cardiologica dell'Aou di Sassari arriva una strategia di cura anticoagulante per contrastare il Covid-19. Lo studio, realizzato da medici e specializzandi della Clinica cardiologica di Sassari, nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale "European Heart Journal - Cardiovascular Pharmacotherapy".  La ricerca può fornire una sorta di "roadmap" pratica ai clinici impegnati nella gestione dei malati di Covid-19, così da indicare loro le possibili interazioni farmacologiche conosciute e guidare nella scelta della migliore strategia anticoagulante.   Dall'inizio della pandemia si sono moltiplicate le osservazioni cliniche e i report scientifici sul contagio, ed è stato evidenziato che in molti soggetti affetti da Covid-19 si verificano eventi avversi di natura trombotica e tromboembolica.   Nei casi più gravi si è verificata una coagulazione intravascolare disseminata. E su queste evidenze si basa il lavoro dell'Aou sassarese.

Lo studio sottolinea che un ruolo importante sulle complicanze della malattia sembrerebbe giocarlo la reazione infiammatoria sistemica indotta dal virus, che potrebbe provocare un danno a carico delle cellule che rivestono la parete dei vasi sanguigni, favorendo i fenomeni trombotici.   "Molti dei farmaci comunemente impiegati contro il Covid-19 e inseriti nei protocolli di trattamento internazionali presentano pericolose interazioni con i farmaci anticoagulanti di comune impiego nella pratica clinica, rendendo necessarie sospensioni di trattamenti cronici. Risultati incoraggianti arrivano dall'impiego delle eparine, in particolare di quelle a basso peso molecolare", spiega Guido Parodi, direttore della struttura. Dati clinici preliminari e ipotesi mutuate dalle attuali conoscenze della farmacologia di queste molecole sembrano suggerire una buona efficacia in termini di anticoagulazione, con un buon profilo di sicurezza derivante dalle scarse interazioni con gli altri farmaci impiegati contro il Covid-19. Secondo gli specialisti, l'eparina potrebbe avere inoltre un'utile azione antiinfiammatoria.

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fonte: European Heart Journal - Cardiovascular Pharmacotherapy

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